Alimentazione sana

Meno buoni propositi, più obiettivi SMART

 

Il periodo di transizione tra il vecchio anno e quello nuovo è spesso carico di aspettative: si ripercorre l’anno passato, si individuano i punti deboli o quantomeno migliorabili e ci si ripropone: “Anno nuovo, vita nuova!”. Così la mezzanotte scocca, tutti festeggiano e dal 1° Gennaio (o diciamo dal 2) c’è la lista di buoni propositi ad attenderci. I primi giorni la motivazione è alle stelle, perché ce lo siamo ripromessi che quest’anno sarà diverso e vogliamo sia tale, ma… Lo sarà davvero?

 

Per deviazione professionale, noto in particolare come molte persone dicano di volersi mettere in forma, avere uno stile di vita sano, dimagrire o magari aumentare di massa muscolare… Insomma, noto come molti propositi siano legati alla forma fisica. Peccato che, anno dopo anno, le stesse persone continuino a farsi le stesse promesse, senza però raggiungerle.

 

Houston, abbiamo un problema! C’è una falla nel sistema da correggere perché:

 

“Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose.” – Einstein

 

Il mio consiglio numero 1 per questo 2019 è proprio il titolo di questo articolo:

meno buoni propositi, più OBIETTIVI SMART.

Proposito VS Obiettivo. Buono VS SMART.

Cosa intendo? C’è qualche differenza?

Il PROPOSITO è ciò che ci si propone di fare, di perseguire: c’è l’ intenzione di fare qualcosa.

L’OBIETTIVO è lo scopo di un'azione, di un'iniziativa ma oltre all’intenzione ci deve essere di più: un piano d’azione.

Il piano d’azione è essenziale, è il famoso mare che c’è tra il dire e il fare, è quello che fa la differenza. Prima di definire un piano d’azione però, bisogna sapersi porre degli obiettivi SMART:

 

S              -> SPECIFIC = SPECIFICO = Fare riferimento a un’area di miglioramento ben definita.
M            -> MEASURABLE = QUANTIFICABILE = O almeno riferito a un indicatore di avanzamento.
A             -> ATTAINABLE = RAGGIUNGIBILE.
R             -> RELEVANT = RILEVANTE = Deve essere importante e sfidante.
T              ->TIME-BOUND = Legato al tempo. Se è a lungo termine, è importante definire anche gli obiettivi a medio e breve termine, cioè degli step intermedi da considerare come tappe per poter raggiungere l’obiettivo più importante.

 

Nel caso dello stile di vita e dell’alimentazione, entra in vostro aiuto il dietista nutrizionista.

Nel mio lavoro, in un contesto di prima visita, viene valutato il punto di partenza e si definiscono gli obiettivi da raggiungere, che hanno tutte le caratteristiche sopra elencate e descritte. Su questa base ed elementi, definisco il piano d’azione (= elaboro un piano alimentare) che aiuti la persona nel suo percorso. E’ inefficacie dire “voglio perdere peso, punto”. E’ controproducente dire di voler perdere 10kili in un mese. E’ poco utile partire con una dieta senza un’idea di peso obiettivo (e di composizione corporea).

Quanto più grande o ambizioso è ciò che volete raggiungere, tanto più utile sarà farvi affiancare da diversi esperti. Ad esempio un atleta, professionista o amatoriale, avrà bisogno di un team multidisciplinare al suo fianco, in cui ogni componente è fondamentale: il medico dello sport, l’allenatore, il fisioterapista, il nutrizionista… Tutte queste figure collaborano al raggiungimento dell’obiettivo fissato insieme all’atleta.

Nel caso di un disturbo del comportamento alimentare, è fondamentale che la squadra comprenda, oltre al medico e al nutrizionista, la figura dello psicoterapeuta.

 

Concludendo:

se avete stilato una lista di buoni propositi, iniziate a trasformarli in obiettivi SMART, costruite attorno a voi la vostrasquadra di professionisti ed esperti che possano aiutarvi e definite insieme i piani d’azione per avere un anno ricco di soddisfazioni.

 

FATE LA DIETA, NON FATE IL DETOX

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